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La formazione professionale subacquea

Didattica e certificazione - Evoluzione storica e stato dell'arte

di Giulio E. Melegari Mazzoni

pubblicata da "Immersione rapida M.A.R.E" nel numero n. 11 Gennaio - Febbraio 2002 pp. 9-11 - Per gentile concessione del Direttore Responsabile Marcello Toja

L'attuale scuola di formazione professionale subacquea italiana è stata di fatto costituita nel 1978 a Genova per volontà di Duilio Marcante e della amministrazione Regionale Ligure, proseguendo e in parte innovando una tradizione italiana ben radicata nella storia delle attività subacquee

A Genova fu istituita nel 1849 la prima scuola professionale e militare subacquea del Regno d'Italia voluta da D'Azeglio per la formazione di palombari nell'ambito della Marina da Guerra del Regno Sabaudo.

Venne a questo scopo assunto con contratto di due anni Robert Gardner, un palombaro inglese uscito dal ristretto gruppo di coloro che avevano sviluppato e messo in uso la recente invenzione dell'elmo e dello scafandro da palombaro dei fratelli Deane e di A. Siebe, ampiamente utilizzata tra il 1834 e il 1843 sul relitto del Royal George e in altri interventi di lavoro in acque britanniche, che sancirono, di fatto, la paternità dell'equipaggiamento da palombaro e la nascita di una figura professionale destinata a rappresentare un'epopea di oltre un secolo e mezzo.

A Genova sorse parimenti, in tempi ben più recenti, il Centro Subacqueo Mediterraneo di Nervi, creato con la nascita degli autorespiratori autonomi negli anni '50 e diretto da Duilio Marcante in una fase di sviluppo e progresso delle attività subacquee durante la quale centinaia di sommozzatori venivano ogni anno formati e istruiti nelle conoscenze tecniche di una disciplina in rapido consolidamento che ancora non possedeva una netta linea di demarcazione fra la attività sportiva e quella professionale.

A Genova, poi, ebbero anche inizio, in quegli stessi anni, i corsi formativi per gli operatori subacquei dell'Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, che vi costituirono le proprie scuole impostando i criteri di istruzione e di addestramento con l'aiuto e l'assistenza di Luigi Ferraro e Duilio Marcante.

La formazione professionale degli operatori subacquei per le attività commerciali e industriali in tempi più recenti si è sviluppata in modo organico e codificato in Italia solo a partire dall'inizio degli anni '70 con la costituzione di due organizzazioni formative per l'alto fondale rispettivamente fondate da SAIPEM e SSOS (Sub Sea 0il Services).

La prima si avvaleva di una nave M/N Ragno con impianto di saturazione Drass impiegato alternativamente per l'attività lavorativa su diversi progetti e l'attività didattica, mentre la seconda utilizzava un simulatore iperbarico (wet & dry) costruito dalla Drass a Zingonia, presso Bergamo, e congiuntamente ad esso, un altro impianto installato su un pontone posato nel lago di Albano.

Prima di questa costituzione di corsi formativi veri e propri, l'addestramento di base veniva fornito essenzialmente in modo programmato in ambiente militare o meno frequentemente, in ambiente civile tra i palombari portuali e delle società di recuperi marittimi, in modo informale seguendo una progressiva acquisizione di esperienza, prima come assistente e poi come praticante occasionale. Sempre negli anni '70 venivano istituite due scuole per la formazione degli OTS di basso fondale: una statale presso l'Istituto Tecnico Industriale Statale «Alessandro Rossi» di Vicenza e una privata a Roma col nome di Istituto «Marco Polo».

La prima, per la sua natura di scuola statale, aveva lo scopo di formare periti tecnici che fossero competenti anche nelle tecniche di immersione e lavoro subacqueo e si manteneva ancora allineata con la impostazione iniziale data da E. Modesti al tempo della sua istituzione, mentre la seconda aveva, per la stessa sua natura privata e dalla sua costituzione ad opera di G. Conte, necessità e scopi di profitto, con livelli didattici contenuti e limitati al basso fondale.

Con la successiva scomparsa di fatto delle due scuole professionali industriali di SSOS e di SAIPEM, negli anni '80 si creò spontaneamente lo spazio per la nascita di una scuola per OTS (Operatori Tecnici Subacquei) a Genova nell'ambito portuale con il supporto della amministrazione regionale e dell'organizzazione dell'ENFAP (Ente Nazionale Formazione Addestramento Professionale) che iniziò con corsi di basso fondale per passare dopo pochi anni all'alto fondale, ottenendo in comodato e in cogestione, con l'Università di Genova (Istituto di Medicina del Lavoro) e la SAIPEM, un impianto di alto fondale fornito dalla stessa SAIPEM e trasformato in wet & dry mediante l'aggiunta di una camera allagata.

Con questa struttura, nel 1988 venne costituito formalmente il centro iperbarico HYDROLAB e la scuola professionale di immersione ne divenne parte integrante.

Per diversi anni il centro HYDROLAB svolse corsi per operatori e tecnici subacquei di basso e alto fondale a livello nazionale e internazionale. Segni, con la metà degli anni '90, e con il trasferimento dalle Regioni alle Amministrazioni Provinciali della facoltà e competenza ad istituire corsi formativi professionali, un generale rigoglio di attività didattica scarsamente curata sotto il profilo delle competenze acquisite dagli allievi.

Questi corsi, tutti di basso fondale per la formazione di OTS-BF, con titolo, rilasciato dalle Amministrazioni locali, spesso tramite l'ENFAP, erano fondamentalmente istituiti per l'iscrizione ai registri dei sommozzatori in servizio locale secondo le disposizioni del decreto del Ministero della Marina Mercantile del 13.01.1979 (Istituzione della categoria dei sommozzatori in servizio locale).

A questo rigoglio formativo, diffusosi a cascata in molte regioni anche in corsi di scarso valore applicativo (ad es. corsi per bonificatori di fondali marini, corsi per archeosub, corsi per operatori di camere iperbariche, corsi per ecologi subacquei ecc.) non corrispondeva un miglioramento formativo e didattico, ma si accompagnava anzi spesso ad un decadimento qualitativo didattico derivante dal fatto che la gestione diretta del corso era troppo spesso affidata a dilettanti (cioè subacquei Sportivi, organizzazioni amatoriali) o impostata su criteri di massimo ottenimento (finanziamento della Amministrazione) e di minima elargizione (costi per istruzione qualificata, attrezzature idonee, rispetto dei criteri e standard formativi professionali).

Parallelamente a questa situazione di relativa stasi e di contrazione qualitativa della formazione professionale, si sviluppavano e consolidavano le tendenze comunitari (CEE) ed internazionali a raggiungere una armonizzazione degli schemi formativi e delle modalità d'addestramento e di certificazione degli operatori professionisti.

L'attività dell'IDSA (International Diving School Association) fondata nel 1992, della quale facevano parte fin dai primi anni della costituzione rappresentanti dei maggiori Stati, con tradizione e interessi professionali subacquei, compresa l'Italia portava all'emissione dei protocolli internazionali di formazione e di certificazione degli operatori subacquei professionisti (International Diver Certification Standards and Procedures).

Questi protocolli, concordati dai rappresentanti delle scuole professionali subacquee di 19 nazioni in occasione del Convegno dell'IDSA tenutosi a Genova nel mese di Marzo del 1998, venivano ratificati e sanciti e sono divenuti esecutivi dal mese di Aprile di quest'anno.

Già dal convegno IDSA di Genova del 1998 la struttura dell'HYDROLAB, che cessava di esistere come tale, veniva adeguata alle nuove impostazioni didattiche e ai nuovi protocolli di certificazione, conservando comunque la propria sede principale in Liguria a Genova e La Spezia e assumendo la nuova doppia denominazione HIDROLAB-HIDROCAT (Centro di Addestramento Tirrenico) mentre con gli stessi criteri e livelli di impostazione e di protocollo si costituiva sul versante Adriatico la struttura consociata dell'HYDROLAB-HYDROPAJ (Potaplia-ka Academija Jadrana) nata dalla cooperazione italo slovena per la formazione e le attività professionali subacquee. L'Istituto Tecnico Industriale Statale «A. Rossi» di Vicenza ha concluso con l'anno didattico 1999/2000 l'ultimo ciclo didattico mantenuto in funzione con il criterio abituale.

Infatti era tradizionalmente previsto che gli ultimi due anni (IV e V) dei cicli didattici ministeriali includessero il corso di formazione per tecnici subacquei come parte del programma. Mentre nell'anno 2000 si è conclusa una V classe, non è stata tenuta una IV classe e, conseguentemente, nel successivo anno scolastico non è stato completato alcun corso professionale subacqueo per i periti tecnici industriali che frequentano l'istituto, né appare probabile che in futuro si istituisca una IV con apertura di un nuovo ciclo biennale. Le possibilità saranno forse in futuro legate alla reimpostazione didattica della coesistenza della formazione di periti tecnici e di quella contestuale di OTS, oppure alla istituzione di corsi formativi specifici post-diploma, che bene si abbinerebbero e si armonizzerebbero a identici corsi post lauream per aspiranti provenienti da discipline e livelli formativi diversi. HydroLAB HydroCAT, con la sua sede nominale di Genova e con la sede didattica di La Spezia presso la FCL (associazione Formazione Cooperazione Lavoro) e presso il centro formativo Bellavista, svolge regolari corsi conformi ai protocolli IDSA (coordinatore dei corsi sig. Luca Gatti: tel. 0187.511983 - fax. 569007 - posta el.afclsp@tin.it) per OTS, per Supervisori Operazioni, per tecnici di impianti di immersione, per tecnici e piloti di sistemi di robotica subacquea, per sicurezza e sopravvivenza in mare. Nel primo semestre del 2000 sono stati tenuti due corsi per supervisori operazioni rispettivamente di basso e alto fondale e un corso per piloti e tecnici di veicoli telecomandati.

Durante il secondo semestre del 2000 sono stati svolti un corso per OTS di basso fondale e un corso speciale per la sicurezza nella gestione e nell'uso delle materie esplodenti in ambiente subacqueo.

Nel 2001 sono stati condotti due corsi per piloti/tecnici di veicoli telecomandati, un corso per tecnici di collaudi idrostatici di condotte (terra e mare), un corso per tecnici di controlli non distruttivi (OTS.BF - NDT), un corso per OTSBF destinato ai lavoratori (riqualificazione), un corso per OTSBF destinato ai disoccupati (formazione) e un corso per imprenditori creatori d'impresa nel settore nautico e subacqueo. Questi due ultimi corsi sono di fatto in fase di conclusione con l'inizio del 2002.

Attualmente, con la generale tendenza in tutto il mondo, e particolarmente in ambito CEE, a mantenere una uniformità internazionale di criteri e metodi formativi e di protocolli di certificazione, l'impostazione della maggior parte dei corsi per OTS di basso fondale, i cui cardini sono i centri didattici locali italiani, viene inevitabilmente ad essere scartata o non considerata per eventuali certificazioni internazionali unificate approvate dall'IDSA e accettate dalle maggiori industrie nazionali e internazionali.

 

INDIRIZZI UTILI

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE - A. ROSSI" Distretto Scolastico n.33 Vicenza Est Via Legione Gallieno, 52 36100 Vicenza tel. (0444) 500566 fax (0444)501808 http://space.tin.it/scuola/cprivi

FCL e HYDROCAT
coordinatore dei corsi sig. Luca Gatti tel. 0187.511983 fax 0187.569007
afcfsp@tin.it

IDSA
http://www.idsaworldwide.org

HYDROPAJ
tel. e fax + 386. (01 5. 6393450 -
siam.engineering@siol.net

 

inserimento del 30 giugno 2002

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