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NEWS 04-06
Notizie ed avvenimenti di giugno 2004
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Per segnalazioni e commenti: venezia @ archeosub.it, per informazioni info@archeosub.it
BARI: Itinerari archeologici sommersi in Puglia e Basilicata (28.06.2004)
L'idea è stata lanciata dal docente di archeologia subacquea dell'Università di Foggia, Giuliano Volpe: «Può essere la novità di questa estate con la definizione di itinerari marini». Come? «Dotando gli scafi di vecchie barche di una chiglia di vetro trasparente».
Basta attrezzare una piccola barca. «L'itinerario turistico subacqueo e il relativo impiego di operatori competenti costituiscono una forma intelligente di valorizzazione dei beni culturali.
Ciò porta a intendere la vacanza non solo come momento di svago ma anche come occasione di apprendimento».
«L'Università di Foggia organizza corsi con lezioni teoriche e visite ai fondali, e gli allievi non sono solo studenti universitari, ma anche amanti di archeologia e beni culturali. Possono partecipare anche subacquei non molto esperti ed, inoltre, in coincidenza dei reperti, è collocata una serie di pannelli».
(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)
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TRAPANI: Recuperato «rostro» nave da guerra romana (26.06.2004)
Dal Comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con la Procura di Trapani grazie ad un'azione investigativa sono stati recuperati: un rostro in bronzo, quasi certamente utilizzato da una nave romana nella prima Guerra Punica contro i Cartaginesi, 19 anfore di fattura greca, romana e punica e tre ceppi d'ancora romani in piombo.
A detenerli era una persona che, rintracciata dagli inquirenti, ha indicato la zona di mare dove sarebbe avvenuto il ritrovamento, avvevuto due mesi fa, tra Levanzo e Favignana (Trapani), ad una profondita' di circa cento metri. La stessa dove, secondo gli studiosi, si svolse nel 241 a.C. la battaglia delle Egadi tra la flotta romana e quella cartaginese.
Il rostro é un pezzo pregiato perché unico dopo quello trovato ad Atlit, in Israele ed e' lungo un metro e cinquanta centimetri; insieme con esso sono stati recuperati anche chiodi con i quali era attaccato allo scafo.
Per le sue caratteristiche è stato datato nel III terzo secolo a.C. e «anche sulla base del suo luogo di rinvenimento, come ha affermato l'archeologo della Soprintendenza di Trapani, Sebastiano Tusa, é evidente che appartenga ad un nave romana che combattè contro la flotta cartaginese nel 241 a.C.»
Fino a questo momento si avevano soltanto testimonianze iconografiche del temibile rostro delle navi romane che era collocato all'attaccatura nel dritto di prua e chiglia. Ora se ne dispone di uno autentico e questo consentira' di risalire alle misure dello scafo e dell' apparato da guerra.
Formato da un pezzo fuso in bronzo era costituito da un fendente verticale rafforzato da altri tre fendenti laminari orizzontali e si andava ad inserire nel punto di congiunzione tra la parte finale prodiera della chiglia e la parte più bassa del dritto di prua, agganciato alla parte lignea dello scafo mediante numerosi chiodi di cui si è trovata ancora traccia sul bordo.
(Fonte: Corriere della Sera - Ansa)
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VENEZIA: Alessandro Magno e non l'apostolo Marco sepolto a San Marco ? (14.06.2004)
I resti sepolti sotto l'altare della Basilica di San Marca a Venezia sarebbero, secondo uno studio di Andrew Chugg, storico e "riconosciuta autorità" per ciò che concerne il conquistatore macedone, quelli di Alessandro Magno.
Alessandro, morto a 32 o 33 anni, secondo alcuni studiosi, per 700 anni sarebbe rimasto sepolto ad Alessandria d'Egitto. Dal quarto secolo dopo Cristo non se ne è saputo più nulla.
Il professore, che pubblicherà tra breve le sue ricerche in un volume "La tomba perduta di Alessandro il Grande", ritiene che ci sia stato uno scambio di identità in occasione di sommosse cristiane, per proteggere i resti di Alessandro dalla distruzione.
Si dice che ambedue i corpi fossero mummificati e avvolti in lenzuola di lino anche se tre antiche fonti religiose affermano che il corpo di San Marco fu bruciato dopo la sua morte, ma per lo studioso inglese uno sparisce proprio in occasione dell'apparizione dell'altro e ritiene possibile che fosse la stessa gerarchia religiosa a considerare questa bugia un buon piano.
"Se questo è vero - scrive lo storico - furono i resti di Alessandro e non di San Marco ad essere rubati dai mercanti veneziani e portati nella loro città circa quattro secoli più tardi».
(FONTE: Il Gazzettino ripreso dall' Independent on Sunday)
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MARZARA DEL VALLO (TP): Il satiro danzante di Marzara del Vallo andrà in Giappone (2.06.2004)
Nella primavera del 2005 il bronzo del Satiro Danzante recuperato dalle acque del Canale di Sicilia sarà portata a Tokyo.
La trasferta, sarà organizzata dall'ambasciata del Giappone in Italia, con il parere favorevole della regione sici-liana e del comune, dopo il via libera del centro nazionale del restauro che ha assicurato la massima sicurezza per il tra-sporto e l'esposizione.
Si tratta di un'operazione che vedrà impegnati numerosi finanziatori giapponesi in quanto si prevedono decine di migliaia i visita-tori.
E mentre il Satiro è all'estero si pensa di realizzare una mostra che, per la prima volta, raccolga reperti archeologici, te-ste e statue antiche scoperte e ri-pescate nei mari di Calabria, Pu-glia e Sicilia, nel corso delle ri-cerche archeologiche effettuate in questi anni.
(FONTE: MF Sicilia)
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