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L'Adige regala una piroga medievale
di Luigi Fozzati
responsabile di Nausicaa, Nucleo Archeologia Umida Subacqueo Italia
Centro Alto Adriatico
pubblicata su "Laguna Mare" anno 2 n. 2 - aprile /maggio 2002 - pp. 26-27 per gentile concessione del Direttore Responsabile Sebastiano Giorgi
Il 21 gennaio di quest'anno il fiume Adige ha restituito presso Legnago una piroga di epoca medievale.
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La stessa sera del 21 gennaio l'importante imbarcazione era già stata trasferita a Venezia, e la mattina del giorno successivo ha raggiunto l'Arsenale.
La storia di questa ennesima impresa dell'archeologia subacquea e navale del Veneto è iniziata il 15 ottobre 2001 con l'avvistamento del relitto ad opera di alcuni pescatori, anche se permane tuttora il dubbio che si tratti della medesima piroga già scoperta nel corso del 2000 e poi sparita tra i flutti dell'Adige.
La riscoperta nell'autunno dell'anno scorso si deve a Piergiorgio Zanon, un locale appassionato d'archeologia, che una volta avvistato il relitto ha avvertito il Nucleo Nausicaa della Soprintendenza Archeologica per il Veneto. Dopo un primo sopralluogo d'accertamento ed una serie di sopralluoghi tecnici, l'operazione di recupero ha avuto luogo il 21 gennaio grazie al coinvolgimento della Sezione Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Venezia Mestre, diretta da Luciano Lisatti, dei Vigili del Fuoco di Padova e Rovigo, della Cooperativa Metamauco di Padova, incaricata dalla Soprintendenza, della ditta Muller di Aquileia (che ha fornito la vasca per il trattamento di restauro della piroga), del Consorzio Venezia Nuova, che ha collaborato al trasferimento in Arsenale ed infine della Marina Militare che ha dato la disponibilità ad accogliere il prezioso reperto.
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La piroga monossile recuperata nell'Adige misura 8,60 m. di lunghezza, ed ha una circonferenza di circa 2,50 m. ed un diametro di 90 cm.
Sono stati prelevati i campioni per la determinazione dell'essenza botanica utilizzata e per la datazione attraverso il carbonio 14.
Accanto alla piroga è stato rinvenuto anche un elmo in ferro tardo-medievale oggi conservato presso il Museo Fioroni di Legnago.
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